Visita alla Cantina dell’Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo.
Al termine del tour potrai gustare un aperitivo preparato dallo chef Raffaele Lenzi.
La visita comprende:
– Trasferimento andata e ritorno in navetta con partenza da Alba (Piazza Medford, 3 – Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra”). Partenza ore 16.00, ritorno ore 19.00 circa
– Aperitivo con lo chef
– Visita guidata in cantina
LA CANTINA
ANTICHE CANTINE MARCHESI DI BAROLO
Fra i personaggi legati al nome del Barolo alcuni possono essere definiti storici, veri e propri pionieri […]. Il primo posto va al commendator Pietro Abbona, vero e proprio patriarca del Barolo […] che fece conoscere, alfiere indiscusso, il vino della sua terra in tutto il mondo. Le sue botti (e sono in parte le stesse che si possono ancora ammirare nelle cantine in Barolo) erano infatti patrimonio della Marchesa Falletti. Il commendator Abbona ereditò tradizione, amore alle vigne, alla cantina, al vino ed ha portato la sua etichetta dove figuravano i castelli di Barolo e di Serralunga ovunque sulle mense più lontane. Ed è con piacere che gli si riconosce questo grande merito.
Martinelli M., (1970), Il Barolo come lo sento io, La Bilancia, Genova.
Con l’acquisto nel 1929 delle Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo proseguiamo con impegno e passione l’attività che i Marchesi Falletti avevano iniziato agli albori dell’Ottocento, fedeli interpreti delle diversità dei luoghi, dei vigneti e dei vitigni. La conoscenza del territorio, unita al rispetto della tipicità dei vitigni, ci ha spinto sempre più ad operare una specifica conduzione agronomica per ogni parcella, vinificandone separatamente le uve per mantenerne integre le caratteristiche. Le cantine dove oggi affiniamo i nostri vini sono le stesse dove nacque il vino Barolo, per intuizione della Marchesa Giulia Falletti Colbert. Dopo costanti e minuziosi restauri, le cinque “Botti della Marchesa”, ormai pluricentenari, sono oggi ancora perfettamente integre ed efficenti. Un’esclusiva collezione di riserve di Barolo, da rari millesimi di fine Ottocento a quelli più recenti, è custodita con grande cura proprio nel luogo in cui i vini sono nati.
LO CHEF
Nato a Napoli nel 1984, Raffaele Lenzi è l’Executive Chef del ristorante Al Lago. Il suo approdo nel mondo della gastronomia è quantomai precoce; a 14 anni è già tra i banchi di pasticceria, a studiare, a incuriosirsi, a gettare le basi di un futuro che sembra già scritto.
Nel 2008 si apre il primo importante capitolo della sua carriera culinaria, quando torna in Italia alla corte di Bruno Barbieri, come capo partita del ristorante 2 Stelle Michelin Arquade all’Hotel Villa del Quar. Dopo la stagione veronese, ricopre lo stesso ruolo a Milano, al Bulgari Hotel and Resorts by Ritz Carlton, dove le firma è quella dello chef Elio Sironi. Nel 2010 si sposta nel sud Italia, dallo chef Pino La Marra a Palazzo Sasso, in provincia di Salerno. Qui, da capo partita, scala le gerarchie fino a diventare junior sous chef, in un ristorante d’albergo, dove la cucina di territorio con un twist francese, vale le 2 Stelle Michelin. Nell’anno successivo Raffale raggiunge uno dei luoghi che più gli lascerà un’eredità nella sua memoria gastronomica e segnerà un solco profondo e importante nell’imprinting attuale. Siamo al Grand Hotel a Villa Feltrinelli, 2 Stelle Michelin. Qui, ha l’opportunità di accrescere le proprie conoscenze del mondo vegetale, grazie ad uno dei più importanti esponenti sul tema: lo chef Stefano Baiocco.
Dal 2011 al 2013 cura l’apertura dell’Armani Hotels & Resorts Milano come executive sous chef. Una sfida importante, che gli dà quella consapevolezza di essere ormai pronto per confrontarsi con cucine tre Stelle Michelin, come il Bo Innovation a Hong Kong e Manresa a Los Gatos, in California. Dopo questa parentesi, viene finalmente il momento di mettersi alla prova come executive. E per farlo sceglie di tornare in Italia, e più precisamente al ristorante Turbigo sui Navigli, per quella che sarà l’ultima esperienza prima dell’incontro con la famiglia Contreras, che darà il via alla sua più importante collaborazione.
Da luglio 2016 sposa il progetto del Sereno Hotels di proprietà della famiglia Contreras, che ha all’attivo due alberghi: il primo a Torno sul Lago di Como e il secondo a Saint-Barthélemy, nell’isola caraibica di lingua francese anche conosciuta come Saint Barts. Il Lago di Como diventa immediatamente la sua seconda casa: qui ha l’opportunità di tornare a praticare lo sport che lo ha accompagnato dall’infanzia e che fa parte del suo DNA. Pesistica, yoga, ciclismo e, nel breve futuro, anche il triathlon. Il detto “mens sana in corpore sano”, sembra cucito precisamente su di lui.
“Nel 2017 al ristorante è stata assegnata la Stella Michelin: una sensazione incredibile, ancor più per il fatto che fin dall’inizio ho avuto carta bianca dalla proprietà e di conseguenza ho potuto esprimere la mia filosofia in totale autonomia. Il giorno che salii sul palco e mi diedero la giacca con la Stella, cucita all’altezza del cuore, lo ricorderò per tutta la vita”.
Dal 2019 Raffaele si occupa anche dell’albergo caraibico della famiglia Contreras, curando l’intera proposta come Corporate Chef.
RISTORANTE AL LAGO, TORNO
* Stella Michelin
MENU APERITIVO
Frico friulano
Broccolo e sudachi
Tacos con mantecato di lavarello
Terrina di melanzane
Caprese all’aglio nero