Visita all’Azienda Piazzo Comm. Armando.
Al termine del tour potrai gustare un aperitivo preparato dallo chef Eugenio Boer.
La visita comprende:
– Trasferimento andata e ritorno in navetta con partenza da Alba (Piazza Medford, 3 – Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra”). Partenza ore 16.00, ritorno ore 19.00 circa
– Aperitivo con lo chef
– Visita guidata in cantina
LA CANTINA
AZIENDA VITIVINICOLA PIAZZO COMM. ARMANDO
La storia dell’Azienda Piazzo ha inizio negli anni ‘60 a San Rocco Seno d’Elvio, una piccola frazione del comune di Alba.
Armando Piazzo e Gemma Veglia sono due giovani sposi che provengono da famiglie di viticoltori e che insieme decidono di dare seguito alle tradizioni familiari investendo in un territorio speciale, quello delle Langhe, ai tempi non ancora rinomato per le sue eccellenze enogastronomiche.
La loro lungimiranza li porta poi ad investire sul vitigno che oggi è alla base di alcuni dei vini più apprezzati al mondo: il Nebbiolo.
Negli anni, molti sono i terreni che vengono acquistati e convertiti alla sua produzione, fino ad arrivare al 1979, quando si vinificano le prime di quelle uve in cui era stata riposta così tanta fiducia e che da lì a tre anni avrebbero portato il nome di Barbaresco. Quando la figlia Marina ed il marito Franco affiancano Armando e Gemma nella gestione aziendale, si appassionano a questa bella realtà che va via via consolidandosi, e con il loro entusiasmo vi apportano migliorie che culminano nel 1985 con la nascita del primo Barolo, altro motivo di orgoglio della famiglia Piazzo.
Insieme alla fama cresce anche la superficie che oggi conta oltre 70 ettari interamente coltivati a vigneto, posti in gran parte vicino all’ azienda ma non solo: Mango, Neviglie, Guarene e Novello sono i comuni in cui si trovano le altre vigne di proprietà. Nel 2007 la conduzione dell’azienda passa definitivamente alla figlia Marina che insieme a Franco cerca di seguire le orme dei propri genitori. Dopo poco tempo fanno il loro ingresso in azienda anche Simone e Marco – i figli della coppia – che al termine degli studi alla scuola Enologica “Umberto I” di Alba iniziano ad integrare idee e tecniche innovative all’esperienza delle generazioni precedenti. Si crea così la filosofia dell’Azienda Piazzo: gli occhi rivolti al futuro ed i piedi saldi nella tradizione, per produrre vini che ne siano l’espressione più vera. Tant’è che ad oggi l’Azienda Vitivinicola Piazzo vanta la produzione dei vini più rappresentativi della tradizione di Langhe e Roero: ai già citati Barbaresco e Barolo, si aggiungono il Langhe Nebbiolo, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, il Roero Arneis, il Piemonte Chardonnay, il Moscato Asti e due prodotti più innovativi per la zona, uno spumante metodo classico a base Nebbiolo “MasSìm” ed un Merlot in purezza.
LO CHEF
“Nato per sbaglio in Italia” l’8 maggio del 1978, mezzo italiano e mezzo olandese, Eugenio Boer cresce in Olanda, a Voorburg, fino all’età di 7 anni, quando lafamiglia si sposta in Italia, a Sestri Levante (GE), per seguire il padre, allora agente di commercio.
Dopo sei anni di apprendistato in Liguria sbarca in Sicilia, all’Osteria dei Vespri di Palermo, dove resta per due anni. Si sposta poi in Germania, a Berlino, dove rimane per tre anni al Bacco – “ristorante della dolce vita berlinese”, il primo di cucina italiana in città – per proseguire da Vau, dove avviene il primo approccio con una brigata veramente grande e articolata e dove impara cosa significhi organizzazione e precisione. Decide di tornare in Italia, a Palermo, dove lavora all’Osteria dei Vespri per quasi 5 anni, diventando il sous-chef di Alberto Rizzo, depositario di una grande cultura relativa ai primi piatti, da quelli sontuosi e ricchi di chiara derivazione palermitana alla pasta fresca ripiena, per via delle sue origini parmensi. Prosegue la sua formazione da Gaetano Trovato all’Arnolfo di Colle Val d’Elsa (SI), dove impara cos’è il grande ristorante facendo suo il concetto di intensità dei sapori unita a estrema eleganza. Arriva poi a La Leggenda dei Frati, a Monteriggioni, fermandosi in provincia di Siena per 4 anni. Continua poi nella sua scoperta delle regioni italiane caratterizzate da una tradizione gastronomica molto forte fino ad approdare nel 2011 in Alto Adige, al St. Hubertus, da Norbert Niederkofler. Qui scopre la cucina di montagna, apprezzandone l’attaccamento al territorio “non facile”, oltre che il concetto di famiglia che la brigata gli trasmette. Arriva così a Milano dove si imbarca in un progetto pionieristico incentrato sul vino naturale: Enocratia. Il fortunato incontro con Stefano Saturnino lo porta poi ad aprire il Fishbar de Milan, concept innovativo che gli fa abbracciare un mondo della ristorazione più smart, giovane e alla portata di tutti. Dopo un anno si dedica ad alcune consulenze e, nel dicembre 2014, apre Essenza, che nel novembre 2017 lo porta a ottenere la sua prima Stella Michelin. A giugno 2018 a Milano apre [bu:r], il suo ristorante, la cui insegna fuga ogni dubbio sulla pronuncia del cognome dello Chef.
Ristorante Bu:r – Milano
Già * Stella Michelin
MENU APERITIVO
Meringa di barbabietola col suo aceto e ricotta di capra Garganica
Macaron con robiola di Roccaverano alle erbe e polline
Bignè con tonno al marsala e pomodorini confit
Tartelletta di giardiniera
Tartare di vacca Podolica se le fratelli Varvara, gel di tuorlo d’uovo e verdure croccanti
Il menù è studiato appositamente per l’evento e non sono possibili variazioni.
L’appuntamento fa parte del progetto
“THE GREEN EXPERIENCE” LA VITICOLTURA SOSTENIBILE
Il progetto Coldiretti Cuneo “ The Green Experience”, mira a diffondere una viticoltura orientata alla qualità sempre più sostenibile e globale. Un progetto dei produttori , per il consumatore e per un ambiente salubre ed accogliente nel territorio riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2014.
The Green Experience è anche un marchio che certifica uve e vini del Piemonte, ottenuti con criteri di sostenibilità finalizzati alla conservazione delle risorse naturali, agli equilibri dell’ecosistema, alla biodiversità, alla salute ed alla cura del paesaggio, contenuti in un disciplinare certificato da ente terzo.
The Green Experience sta realizzando il sogno di vivere insieme al consumatore una viticoltura sempre più “buona da bere e bella da vedere”.